Svolgimento
La luce pastello che penetrava dalle grandi vetrate lasciava malapena intravedere gli spazi delle foglie tremule. Si accanivano di linfa virale.
Roberto ha abbandonato la ciotola del latte e masticando le briciole sulle labbra scende le scale. Le briciole di gocciole paesaggi tropici sulla barba incolta. Si fa il solletico da solo. La mattina lascia il tempo per ostentare la pigrizia nei passi. La bocca canticchia i Foxhound. Il battito cardiaco asseconda il ticchettio delle lancette. Slega la bici per arrivare in fondo alla strada. I raggi del sole scendono dritti rasenti ai palazzi attraversano la sottile striscia di azzurro carico. I raggi assalgono le finestre disposte in ordine disordinato le piantine sui balconi borghesi ringraziano. Il ragazzo zizaga trafitto del sole canticchiando. Su e giù il pedale fino al viale, infondo più denso. I rumori tenui procede a naso dritto. La gente ha paura di buttarsi nel traffico delle strade di Torino. E' la prima cosa che mi sono sentito dire, al mio ritorno in città. Lei ieri è venuta in Aeroporto e la sento mormorare questa frase mentre salivamo le scale di casa. Questa frase non dovrebbe infastidirmi ma non riesco a non pensarci. Del resto non me frega un cazzo.
La luce pastello che penetrava dalle grandi vetrate lasciava malapena intravedere gli spazi delle foglie tremule. Si accanivano di linfa virale.
Roberto ha abbandonato la ciotola del latte e masticando le briciole sulle labbra scende le scale. Le briciole di gocciole paesaggi tropici sulla barba incolta. Si fa il solletico da solo. La mattina lascia il tempo per ostentare la pigrizia nei passi. La bocca canticchia i Foxhound. Il battito cardiaco asseconda il ticchettio delle lancette. Slega la bici per arrivare in fondo alla strada. I raggi del sole scendono dritti rasenti ai palazzi attraversano la sottile striscia di azzurro carico. I raggi assalgono le finestre disposte in ordine disordinato le piantine sui balconi borghesi ringraziano. Il ragazzo zizaga trafitto del sole canticchiando. Su e giù il pedale fino al viale, infondo più denso. I rumori tenui procede a naso dritto. La gente ha paura di buttarsi nel traffico delle strade di Torino. E' la prima cosa che mi sono sentito dire, al mio ritorno in città. Lei ieri è venuta in Aeroporto e la sento mormorare questa frase mentre salivamo le scale di casa. Questa frase non dovrebbe infastidirmi ma non riesco a non pensarci. Del resto non me frega un cazzo.