venerdì 14 febbraio 2014

Tema: Filo rosso, quasi blue

Sez. Mi sono innamorato di te perché
Svolgimento

Quel filo rosso, sul muro, ieri non c'era.
Ne sono certa perchè spesso vengo a girovagare in questa zona silenziosa della città quando ho tempo e ragioni da cercare. 

Pomeriggio estivo, svogliato e confuso.
Ieri ho chiuso, ho deciso.

Mi piace questo piccolo chiostro, mi rassicura la certezza delle  prospettive ordinate e precise e tutto questo bianco.
Più di tutto, amo il vuoto che stacca le colonne.
Ci gioco, lo comprimo con lo sguardo, allineando le sagome di pietra finchè diventano una sola. Poi scarto di un soffio e le sfoglio di nuovo, come fossero pagine.

Una storia così sincopata non ha senso. Come me, adesso.


Allungo il tempo sui muri tutt'intorno, misuro con passi imprecisi come pensieri la distanza che mi separa dalla malinconia di oggi.
Nell'angolo piû in ombra una scala sale al piano superiore e si trasforma in un lungo corridoio deserto, porte scure e grandi finestre aperte che rovesciano sul pavimento di cotto consumato questo caldo snervante. 

Non ci credo all'amore, io. Non so restare.

Musica attutita dal legno, che quasi la trattiene un attimo prima di lasciarla andare.
Il filo rosso e sottile, percorsa la curva degli archi e poi i gradini sbrecciati, ora s'infila sotto l'ultima porta.
Socchiudo ed entro nella luce che diventa discreta, filtrata da tessuti leggeri che colorano d'ocra le pareti.
Al centro della stanza siedo a gambe incrociate, il corpo appena teso a raccogliere l'aria trasformata nel respiro lento di una tromba.
Chet, Almost Blue.

E' qui che t'incontro, è qui che mi affronto.

Il filo rosso attraversa e riattraversa più volte la stanza a formare una trama larga di vasi sanguigni che vanno e ritornano al cuore.
Alzo il viso verso spartiti appesi (sembrano giorni) che gocciolano note sui miei capelli e sul mio - quasi - sorriso.
Avvolgo il filo rosso al mio polso (è memoria ?) ed esco chiudedomi la porta alle spalle, ora leggere come le prime note.

Mi sono innamorata di te perchè hai cambiato il mio modo di sentire la vita.
"Quasi"  triste.
Sorrido: sono Jazz.




[Chiostro del Conservatorio di Musica di Vicenza - Estate, anni fa.]

@coseinvisibili 

15 commenti:

  1. Sempre bello ritrovare un'amica, in mezzo a parole come queste. Letto delicatamente, così com'è stato scritto. Grazie, Cristina.

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    1. Grazie Rick per aver seguito assieme a me il filo rosso. Con passi delicati.

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. Cristina :-) .Sto.leggendo senza occhiali e tra le.nebbie del.mio fiato pieno.di.tosse.
    Riesco solo.a dirti che è magnifico.
    Grazie :-)
    Poi domani torno.nel chiostro.a meditare.
    Scusa ma non vedo nulla
    Bea

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    1. Se resti senza occhiali senti meglio la musica !
      Grazie Bea, ci vediamo al Chiostro. Aspetto i tuoi passi di vento ; )

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  4. cose invisibili. Mi è piaciuto molto. Mi piace quando dici: io non credo nell'amore. E poi dici: mi sono innamorata di te perchè hai cambiato il mio modo di guardare il mondo. Ecco penso che così hai ceduto, colui che ha aperto una breccia avrà avuto questo filo di musica ( che io non ho potuto ascoltare perhè ho l'audio rotto) da prendere all'altro capo il filo rosso legato al tuo polso. Un filo rosso di sangue e vita. Delicata quanto te

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    1. Cla, spero tu riesca a sentire in qualche modo il brano che ho legato alle righe scritte. Capirai a che cosa ho ceduto.
      La musica è una meravigliosa forma d'amore. Che ci rende - e ci lascia - liberi.
      Grazie per aver letto il racconto.

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  5. Bello.
    Un'epifania la frase "Non ci credo all'amore. Non so restare." Da sola già dice tutto.
    Grazie anche per le note di jazz. Adoro Chet Baker.

    Monica Gentile

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    1. Monica, adoro anch'io Chet. Felice di poter condividere queste note. Grazie per l'ascolto.

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  6. Wow!
    E provate a leggere il pezzo con la musica del video in sottofondo!
    Complimentissimi

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    1. Federico, avevo tentato di inserire la traccia audio alla fine del racconto ma forse non è stato possibile, così l'ho inserita in seguito, su Twitter. Grazie per aver colto l'importanza e il significato delle due cose messe assieme.

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  7. davvero bello sensibilità sensoriale. note leggere, penetranti. Jole

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    1. Jole, è anche la sensibilità di chi legge o ascolta a dare significato alle righe scritte o alle note suonate. Perciò grazie a te che hai contribuito a dare "esistenza" a questo mio piccolo esperimento.

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  8. musica e parole compenetrate e capaci di trasportare nell'atmosfera del pezzo in modo davvero credibile :) grazie Cristina!
    Gianluca Meis

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    1. Gianluca, grazie. Grazie per l'invito sul Blog. È stata una bella e strana esperienza. La prima. Che non dimenticherò. Felice che Chet abbia trovato spazio anche qui.

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