sabato 15 giugno 2013

Tema: Io e la mia Scuola. Cosa faresti per migliorarla?

Svolgimento

Mi namo Emma, ajo sei anni a frequenzo la classe quinta del Liceo Linguistico “Gige D’Alessio”.
La mia scola è la più granne de Milano: ci sunno tante sezioni e moltissimi iscritti. Solo nella mia classe (quinta A) semmo in 7.320.
Ricordo con nostalgia il primo anno, quando eravamo in 12.000… Troppi compagni non erano rolati per lo studio, quindi lascianno scola e dedicarsi a other.
Io appartegnio al gruppo di fortunati che non ha mai avuti pobblemmi con i voti.
Sò sempre stata promoxa, anche se a mia insaputa.
Oggi è stata ‘na giornata fantasticha, il profe d’Immoralismo ci ha portati al nuovo Parco (lì dove prima c’era il Duomo Cotico) perché l’aula de Filosofia è crollata all’improviso e semo dovuto uscire.
L’aria fora era danvero pulitissima: per cinque minuti, addirizura, ci siemo tolti la bummola d’ossigeno e abbiamo inalato la breza che veniva dalla lontana palude.
Adoro correre nella mea città, annando in decompressione. Al termine della lezione di Inglese lo faccio sempre, perché ho un’ora buca prima della section de Relijone.

 
Se putexi canjare qualcosa ne la mia scola penserei per primo alla durata simanale delle Lingue.
1) 15 minuti di Italiano ogni sette jorni è poco. È vero che è “linga morta”, ma è utile sapere il nostro passato.
2) Le classi sunno troppi follate: mettirei max 6.000 alunni per aula.
3) Studiare autori di Letteratura Italiana kiù recenti. Va bene leggere i Classici (Manzoni, Pirandello, Bondi…) ma i newi sono più stimolanti.
4) Fare gite d’Istruzione kiù belle. Mi è piaciata quella su Marte, e kiù assai quella nel buco nero, ma vorria annare anche ne le Terre oltre la Muraglia del Lazio che costruirono i cinesi, ovvero nell’ex Sud Italia.
5) Secondo mia anche gli alunni avessero portare armi. Perché i profi sì e noi nì? Anch’io ajo il porto d’armi. Mi pari justo usarlo.
6) I profi dovrebbero esseri kiù tranquilli e boni. È vero ke anno troppi pobblemmi e sunno stanche (da noi semo 300.000 studenti per 16 profis kiù due B-Delli) ma noi vurriamo profi giovani (max 100 anni) e felici.
7) Vurria il TEMPO PIENO come una volta: non è bello finire scola alle 10.00 della matina.
...
Io faccio l’ultimo anno de Liceo.
A mia dispiace lassare la scola.
Non so ancora in quali Università annare. Forsi m’iscriveria in Sociologia, indirizzo Storia dell’innaffiatoio dal medioevo al 1600, ma non sunno ancora convinta. La stissa situatione per i mea cumpagni.
Noi giovani vivamo in un’epica di ranne incertezza, di ranni dubbi e di ranne crisi economica, mai cossì acuta, mai cossì grave.
...
Spero che la scola sappia superare tutti i pobblemi del nostro tempo, perché è impotante capire che al centro di tutto c’è la cultura e il sapere, e i nostri patri si sono battuti e sconfitti per ‘ste cause.

Emma


Gesualdo La Porta 
(tema già pubblicato su I docenti scapigliati)

5 commenti:

  1. Un linguaggio misto tra l'esperanto e "groppi d'amore nella scuraglia", divertente e inquietante l'ipotesi che l'italiano si trasformi in questo modo. In bodccallupo per Emma e i suoi studi sull'innaffiatoio, qui in Sicilia dio sa quanto ne abbiamo bisogno. Come veggente, La Porta mi è piaciuto un disastro. (emoticon prossimo venturo)

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  2. Però, strano pensare come nello strano esperanto figurino più termini da sotto muraglia laziale che da capo di sopra... io vorria che al di qua del Tirreno torneressimo a vivare ne li nuraghi
    amai e amo gli scapigliati

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  3. vero è, mi associo a RQ sul riferimento a Groppi di Scarpa, e però, al di là della lingua cafona, lo scenario è ad alta realizzabilità. Azz, intitoleremo le scuole per educande alla Minetti? E i prossimi ITC alla figura di Gianni Lapis (per chi non lo sapesse è il prof univ teacher di diritto tributario che investiva e gestiva soldi di Ciancimino).
    E alla Gelmini, cosa intesteremo?
    Gd

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  4. Mi è piaciuto molto! Immagino questa ragazzina dell'anno 3000, in mezzo ai miasmi delle paludi, portarsi dietro la bombola d'ossigeno e l'ignoranza ricevuta in dono dai suoi avi, che poi siamo noi. E' un medioevo fantascientifico, in cui Bondi viene studiato come un classico (uno dei miei incubi peggiori).

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  5. Ahahahaha, questo pezzo è fantastico, io spero di sentirlo prima o poi, finisce immediatamente in scaletta di reading!

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