sabato 9 giugno 2012

Tema: La distrazione pseudounipolare del neurone


Svolgimento

Esiste un confine alla distrazione, molto marcato e quasi palpabile; è un crinale che delimita la regione compresa tra la disattenzione in generale, la svagatezza, la sindrome comportamentale e i disturbi dell’attenzione. Coloro che possono essere annoverati tra gli indigeni di questa regione non hanno distinzioni di sesso o di età, di ceto o censo o credo, di etnia o di retroterra familiare: nulla è definito o codificato tranne l’essere vagamente suonati come un gong, in forma più o meno rilevante; gergalmente questo territorio si denomina “teresina”. 
Prendiamo in considerazione una serie di esempi per tracciare meglio il concetto di base: chiudersi fuori di casa perché si è usciti lasciando chiavi sul tavolo di cucina è distrazione. Mettere il sale nel caffè al posto dello zucchero è distrazione; non lo è più se appena lo si è servito zuccherato agli amici ci si alza appositamente per andare in cucina a prendere il sale. Accendere il gas sotto la pentola sbagliata è semplice distrazione, ma sconfina e supera il confine se sul gas acceso non si mette nulla, e mentre si continua a trafficare in cucina ci si chiede come mai il burro nella padella non si è ancora sciolto, dopo mezzora di controlli ripetuti al fornello.
Lampante è il caso di andare in bagno e sedersi senza abbassare le mutande, accorgendosene quando oramai è troppo tardi; oppure la variante complementare: quando ti siedi in piena regola, e nella frazione di secondo nella quale uno pensa “Senti com’è caldo oggi, sono tutto sudato” realizzare che non è sudore quello che si sente, ma che si è completamente dimenticato di alzare il coperchio del water.


Un’altra marchiana evidenza è il parlare con una persona, e nell’istante in cui sta formulando la seconda frase del discorso capita una qualunque cosa possa distrarre, e ci si dimentichi completamente che cosa si stava per dire; il fattore di distrazione può essere di qualunque genere: un moscerino che ti vola davanti, o il gatto che ti si struscia su una gamba salutandoti, o una visione degli ABBA vestiti con costumi settecenteschi e circonfusi da un alone di luce mistica. 
Abbiamo una teresina conclamata quando una persona ha voglia di mangiare un determinato piatto ed esce per comprare gli tutti ingredienti, la qual cosa si traduce in: passare in tintoria a ritirare le camicie stirate, andare in erboristeria a prendere i fiori di Bach e restare un’ora e mezza a chiacchierare con l’amica che la gestisce (“Ciao Mary, scappo perché vado di fretta e devo far la spesa”), poi passare in edicola per il nuovo gadget di Topolino, poi al supermercato dove si mettono nel carrello: la lettiera del gatto, il fiocco nuovo per il mocio, il fertilizzante per i fiori, il detersivo dei piatti, le crocchette per i gatti della colonia sotto casa, il pane, lo yogurt per il proprio uomo -quello che gli piace tanto-, il latte e i biscotti per la colazione, il disincrostante del water e il dentifricio, poi si fa una pausa al bar per un aperitivo veloce, ed infine rientrare a casa, guardare in frigorifero e dirsi “Ho il frigo vuoto, che cosa mangio oggi? Dai, tanto c’è lo yogurt di Alessandro… venerdì quando arriva glielo compro di nuovo”.
Benvenuti nella vasta, desolata, sconfinata ma popolatissima landa della teresina.

MM

12 commenti:

  1. landa dove la compagnia abbandona...dovevo dirti una cosa Mauro, da almeno un paio di settimane ma adesso mi metto a fare le pulizie ascoltando la Carrà; mi verrà in mente....altrimenti ci vediamo
    eh eh eh
    Meis

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  2. Questo posto mi ha strappato almeno cinque risate, istituiamo il risatometro? Il grado di comicità potremmo misurarlo in denti... il tuo è un post a 32 denti di certo!

    Su teresine etc, tutti ne combiniamo e ognuno di noi si ritiene sempre speciale... io cito mia madre che mette le padelle sul fuoco e poi si spara una telefonata. Ma non si scoraggia quando vede tutte le fiamme che hanno invaso il piano cottura: lei prende un tappeto (di cotone deve essere essere) e lo butta sulle fiamme. Poi mi convoca per le pulizie straordinarie. (ha una bella scorta di tappeti da fiamma)

    gd

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    1. Questa storia la conosco! Devo dire pero' che la cucina con tutti quei fiori dipinti e' una meraviglia!

      Melon la cucina della mamma di Fili, e' spettacolare,una vera cucina dove si cucina roba seria

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    2. Ivi compresa la caponata fatta come dio comanda?

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    3. Melon, la caponata della mamma di Filippo, ti lascia senza parole! e la sua pasta al forno con gli anelletti ti fa sognare solo cose belle!

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    4. wuuuuuuud, certe cose tienile per te che poi mi spunta il Melon a Palermo in vacanza con la lista di tutte le cose che vorrebbe mangiare! ahahhahahha
      (che però mia madre sarebbe felice di preparargli!)
      GD

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  3. Ecco spiegato il mistero! Quando mi rimprovereranno che sono distratta e perdo tutto darò la colpa alla teresina!
    Sono uscita più volte di casa senza le chiavi della macchina/motorino, passo interminabili minuti di panico a cercare cose che ho in tasca, mai capitato di partire senza dimenticare qualcosa, e sarebbe sconveniente dire quello a cui pensavo a scuola mentre c'era lezione di chimica o di matematica.Una volta ho consegnato un compito di filosofia con un'intera faccia del foglio protocollo scritta al contrario e un'altra la professoressa è andata via prima che consegnassi il tema e me lo sono portato a casa...inutile dire come s'incazzò. Ma non è colpa mia, è colpa della teresina!

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  4. Intanto: notare come GM si sia confuso già mentre scriveva il commento (ha scritto abbandona invece di abbonda) e il GD lo abbia seguito a ruota (posto invece di post).
    Anche a me ha fatto sorridere molto perchè mi ha schiaffeggiato ben due volte con le mie teresine: gas acceso senza padella sopra (con la variante padella sul gas senza fuoco sotto) e conversazione di cui si perde il filo e non si sa più come uscirne. Potrei aggiungere due novità che potrebbero fare di me la regina dei rincoglioniti: sono riuscita a lasciare l'acqua calda aperta nella vaschetta della terrazza dalle 8 del mattino alle 13 e ho messo il gasolio nell'auto a benzina (ma perchè questa pistola della pompa non entra nel buco?). Siamo tutti teresini? Sperem!

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  5. ufff è stata la Teresina! ho scritto un commento lungo lungo e non sono riuscita a postarlo.
    Allora, e io cosa dovrei dire che in una pentola in teflon ho messo un aggeggio in plastica per affettare la verdura, e poi ho acceso il gas convinta fosse la pentola della pasta??
    Bhe' tutto sciolto!

    e quella volta che per accendermi una sigaretta ho acceso il gas nell'esatto momento in cui Mici attraversava i fornelli?? che puzza di piume bruciate :)

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    1. No, ecco... finora non ho mai messo in pentola nessuno dei gatti. Finora. In compenso mi è successo di metterci il kitekat

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    2. Melon, non ti è mai successo di aprire una scatoletta di Tonno da gatti e vuotartela sovvrapensiero nell'insalata?..
      Bhe' quelle della NATURAL CODE sono meglio della RIO MARE:)

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    3. No, perché per la Felicia e la Gina compravo apposta il tonno al naturale al LIDL (insomma, va bene tutto ma prendere il rio mare per i gatti è uno spreco, pensando a tutti quei poveri gatti che muoiono di fame).
      Ti posso anche dire che il tonno delle scatolette di Forza10 è tonno alimentare; lo comprano in Spagna perché gli spagnoli scartano delle pezzature del tonno che noi in Italia invece mangiamo, e lo mettono nelle scatolette del gatto. Quando lanciarono la nuova linea di alimenti per gatti venne dato un party, e furono servite tartine con paté di tonno, solo che ai rappresentanti venne detto di che si trattava dopo che se le erano scofanate tutte. Questo lo so da fonte diretta: mia sorella fa il veterinario, ed il padrone di Forza10 era il veterinario di mia nonna (no, non curava la nonna ma i suoi cani)

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