domenica 18 settembre 2011

tema: Pinocchio ci salverà?

svolgimento

Anno 2011. 
150 anni dell'Unità d'Italia. Evitiamo qui tutte le polemiche e tutte le questioni ideologiche. A farla vinta in tutto questo marasma è il prodotto italiano di tutti i tempi. 

Non parlo dell'ultimo modello di borsa di Alviero Martini (grazie al quale si deve la conoscenza della geografia da parte di centinaia e centinaia di ragazze), né dell'ultimo paio di scarpe di Prada (non voglio polemizzare su quelle indossate da Sua Santità), nè dell'ultima campagna pubblicitaria di Dolce & Gabbana. Se volete saperne di più su questi argomenti cambiate pure blog. Stanotte faccio sul serio.

L'inossidabile, irraggiungibile, ineguagliabile, copiato, invidiato, globalizzato prodotto italiano è Pinocchio. Scritto, riscritto, musicato, disneyato, disegnato, fumettato, recitato, interpretato, fictionato, studiato, sviscerato, riproposto, letto, riletto, compreso, cestinato, calpestato, picchiato, stropicciato, sbrindellato e infine ricomposto e messo dentro ad una teca. Evito qui citazioni dotte e dottrinali spuntate in convegni ad hoc. Vi risparmio ogni tedia. 

Mi chiamano da una scuola "Buongiorno dottor Bartucca, che ne dice di cominciare da noi un progetto tetrale? Sarebbe disposto a mettere in scena uno spettacolo su Pinocchio? Oh quanto è bello Pinocchio! Noi vorremmo fare un musical, con balletti, canti, costumi, scene! Nel suo curriculum...".

Scena panica. Erano le nove del mattino ed io avevo appena 3 ore di sonno. Tutto quell'entusiasmo mi aveva sfiancato. Farfugliai giust'appena un "Sono fuori sede, la ricontatto nel pomeriggio". 

Mi preparo un caffè, sigaretta mattutina e comincio a cercare tra le scartoffie. Ce l'avevo, ne ero sicuro. Mi sbagliavo. Scappo in libreria e ne acquisto una copia, in edizione economica tra l'altro. Comincio a (ri)leggere. Erano passati una ventina d'anni dal mio ultimo approccio a quel romanzo. Porca miseria! non me lo ricordavo affato così. Disney edulcora tutto, i Pooh massacrano tutto. 

E come si fa adesso? Voglio dire...posso addolcire la medicina? Come si fa a rendere fruibile la potenza demoniaca di quel romanzo? 

Vediamo: un uomo vive di stenti, gli regalano un pezzo di legno e ne fa un pupazzo. Cazzo. una Fata bambina si diverte a morire. E poi volpi furbe e gatti cretini. Uccelli spioni, serpenti assassini, bambini violenti, gendarmi nullafacenti. 

Stacco col libro perchè mi aveva causato troppa noia. Mi rimetto a letto e non riesco a prendere sonno e tutto diventa così chiaro...

Miracolo del legno non è che brucia, ma che galleggia.

Pinocchio. È l’opera di legno che si anima mentre viene fatta.

L’esatto opposto di Gesù, detto il Cristo. Egli si riduce a uomo e a uomo di fatica nella bottega del padre Giuseppe.

Giuseppe e Geppetto. Due uomini lasciati soli nella loro mistica paternità e nella loro struggente umanità. Giuseppe subisce la beffa di un progetto divino contornato di angeli saputelli e mogli rimaste incinta, esattamente come Geppetto subisce l'ironia di un mondo onirico fatto di fatine dai capelli turchini e grilli sproloquianti.

Gesù e Pinocchio coincidono nella bottega di artigiano. Entrambi respirano lo stesso odore forte e intenso della resina. Toccano le pialle, conoscono il legname, utilizzano il fuoco, raccolgono la segatura, hanno a che fare con seghe.

Gesù, detto il Cristo, muore appeso ad una croce coi chiodi conficcati nelle mani e nei piedi, quei chiodi che aveva imparato anche lui a conficcare nel legno; chiodi che aveva conosciuto anche Pinocchio nella bottega del padre.

Gesù discende agli inferi e libera i padri. Pinocchio discende nel ventre della balena e libera il suo di padre. Gesù appeso alla croce chiede di appendersi a quel legno per salvarsi. Geppetto per salvarsi dalle acque si appende al figlio-legno.

Trovare il proprio pezzo di legno oggi è impresa ardua.

Non ho diritto io ad un pezzo di legno?


VB




7 commenti:

  1. manca CANTATO tra i tanti.... http://www.youtube.com/watch?v=zmtRN5O0y98 Pino Scotto viene in nostro aiuto!

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  2. hai ragione.
    Ma tutte le canzoni di Pinocchio le ho rimosse.
    La colpa è da ricercare in quel malòedettissimo e tristissimo pezzo messo in giro da Jonny Dorelli.
    Quanto mi rende triste quella canzone?

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  3. Preferisci un pezzo di rovere sbiancato o un tek?

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  4. beh, le favole si prestano sempre a letture più o meno allegoriche, psicanalitiche etc, contengono una serie di elementi che suggeriscono l'esistenza di un sottotesto; mettere in scena Pinocchio apre tutta una serie di possibilità se non che Cocciante e il gobbo hanno fatto da apristrada ad una rilettura melensa piuttosto che provocatoria: Cenerentola, per esempio, perchè non leggerla come un dramma familiare?
    A pensarci, se privassimo tutte le favole della seconda parte, otterremmo delle storie drammatiche e provocatorie... è dallo spannung in poi che diventano bizzoccolate a lieto fine...

    Detto tanto, immagino che "Carissimo Pinocchio" alla fine ti toccherà cantarlo... quanto al legno per te, non saprei, ma se non inserisci Dorelli, una bacchettata dal committente non te la toglie nessuno....immagino che la bacchetta sarà di volgarissimo abete (e così ti ho risposto!)

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  5. Senza contare, caro VB che Cristo e Pinocchio subiscono ambedue una trasmutazione alla fin fine... una trasmutazione, che altri potrebbero anche definire alchemica, in grado di modificare la loro natura: da lignea a umana; da umana a divina ...
    Mastro Eckhart da Parma

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  6. Caro Mastro Echart
    qui ho voluto mettere in luce il binomio legno/salvezza. Infiniti parallelismi si possono trovare tra Pinocchio e la storia della salvezzza cattolica. Sulla trasmutazione sono più forti le differenze che le uguaglianze. Gesù detto il Cristo sceglie di incarnarsi nella natura umana per ritornare allo stadio originale della divinità, nella "mirabile accondiscendenza del Verbo". Pinocchio nasce legno e viene indotto e condotto ad una natura umana che non lo salva...anzi...potrebbe limitarlo! La Fata Turchina e il Grillo Parlante sono due esseri immortali che conducono Pinocchio (immortale anch'egli) alla finitezza della mortalità. Mi fermi che potrei continuare per ore...

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  7. ohh Madonna! ma qua si fa sul serio....

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